Lutto nel mondo della cultura genovese. E' morto Piero Parodi, 86 anni, per decenni protagonista della canzone in lingua locale. Era ricoverato dai primi di dicembre e fino all'ultimo ha vissuto con riservatezza il momento dell'addio.

In oltre mezzo secolo di carriera, Parodi - originario di Sestri Ponente, assicuratore per garantirsi un sostentamento certo - ha venduto centinaia di migliaia di dischi e ha collaborato tra gli altri con Fabrizio de André, Gian Piero Reverberi e Paolo Villaggio, Cochi e Renato ed Enzo Jannacci, Sandra Mondaini e Franca Valeri. Cantò tra gli altri due brani musicati per lui da Faber, "Ballata triste" e "A famiggia di Lippe" con i testi rispettivamente di Vito Elio Petrucci e Piero Campodonico.
Il debutto di Parodi, voce potente e verve interpretativa non comune, fu folgorante: "A seissento", versione genovese di un canto popolare milanese che il giovanissimo Giorgio Gaber aveva lanciato come "Balilla". Il 45 giri vendette seicentomila copie ed è il record assoluto per un brano in genovese.
Come Gaber che era stato il co-interprete del brano, Parodi era uno straordinario comedian: nessuno può dimenticare due brani oltre il limite del virtuosismo, "Tiribi taraba" che nella struttura armonica era una sorta di gemella italiana de "La valse à mille temps" di un altro genio come Jacques Brel, e "A sciatrice" col famoso ritornello-scioglilingua.
Ha pubblicato quindici album e trentacinque singoli. Era un uomo arguto e spiritoso, sempre pronto a regalare buon umore.