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Liguria passa in zona gialla, ecco cosa cambia dal 26 di Aprile

Liguria passa da zona arancione a gialla, cosa cambia


Da lunedì 26 aprile torna la zona gialla, sospesa in precedenza, lasciando di fatto solo rossa e arancione. Regole più soft in gran parte delle regioni, Liguria compresa, con l'entrata in vigore del decreto riaperture. Dagli spostamenti ai negozi, dai ristoranti ai musei, ecco cosa si può fare e non si può fare con i cambi di colore delle regioni.

A parte la Sardegna in zona rossa, sono solo 5 le regioni in zona arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta). Tutte le altre regioni e province autonome sono in zona gialla e ciò, pur non essendo un "liberi tutti", come si suol dire, significa che la gran parte delle attività riaprono completamente i battenti.

In Liguria l'incidenza è dello 0,81 per giorno su diecimila abitanti. Savona e Imperia 117 su centomila per settimana e 143, mentre la media regionale è di 127. I numeri sono stati forniti dal presidente della Regione, Giovanni Toti, domenica sera durante il consueto aggiornamento covid. La soglia di attenzione, sopra la quale scatta in automatico la zona rossa, è di 250 contagi su centomila abitanti a settimana.

Gli spostamenti e visite (max 4) in zona gialla e arancione


Innanzitutto, come conferma una circolare del Viminale, tra le regioni in zona gialla gli spostamenti sono liberi. Cambiano in particolare le regole per le visite private. Non più soltanto i bambini sotto i 14 anni. Da lunedì anche i ragazzi più grandi, fino ai 18 non compiuti, potranno andare insieme a quattro adulti in visita da amici o familiari in zona gialla o arancione. Lo specifica la circolare del Viminale che il capo di gabinetto Bruno Frattasi ha inviato ai prefetti a chiarimento delle nuove norme del decreto che entrerà in vigore il 26 aprile e che introduce sostanziali novità su spostamenti e riaperture.

Andrea Mazza

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