14 agosto 2018, 14 agosto 2021, tre anni fa la tragedia.
Era un giorno di forte pioggia quel maledetto 14 agosto, martedì, quando alle 11.36 crolló una porzione di circa 200 metri del viadotto della A10, Ponte Morandi.
Al momento del crollo molti non ci hanno creduto, era impossibile, doveva essere una notizia falsa, non poteva essere vero. Ed invece era così, il ponte Morandi era crollato, il nostro ponte, quel ponte che molti genovesi non conoscevano col suo vero nome, era il nostro "ponte di Brooklyn".
Il tragico crollo provocò 43 morti e 566 sfollati residenti nei palazzi sottostanti al viadotto, che vennero evacuati.
Immenso il lavoro dei vigili del fuoco, delle forze armate, della protezione civile e di tutte le persone che si sono messe a disposizione per cercare di salvare chi ancora avesse una speranza.
Ore incessanti di lavoro sotto ad una pioggia battente, aria da film dell'orrore, invece una triste realtà, la realtà di un avvenimento che non si doveva verificare, senza un perché, solo un dolore immenso e sgomento.
Il Ponte Morandi, nodo strategico per la circolazione e l'economia di Genova, venne demolito nel 2019, la demolizione iniziò a febbraio per terminare a giugno.
Il 2 agosto 2020 venne inaugurato il nuovo Ponte Genova San Giorgio, nato dal progetto di Renzo Piano.
In Via Fillak, nell'area sottostante al ponte, è nata la "Radura della memoria", area nella quale sono stati posizionati 43 alberi, in ricordo delle vittime e, pochi giorni fa, è stato inaugurato un parco giochi per bambini con skate park.
La vita continua lenta, ma Genova non dimentica quella tragedia che l'ha segnata nel cuore.
Oggi alle 11.36 a Genova un minuto di silenzio in ricordo delle sue vittime, quelle vittime che a distanza di 3 anni la Superba piange ancora.